Cross ci scrive...

02/11/2017

"Ero arrivato a...non essere, ormai risucchiato quasi del tutto della mia essenza vitale. Ma la mia anima, che si reggeva a un filo, continuava a riflettere tutta la dolcezza e la forza che solo la nostra bontà emana sempre. Ora sono...la fierezza della vittoria sul male che ho dovuto attraversare, e sono qui...nonostante il fuoco che ho dovuto patire, pronto a regalare ancora tutta la mia pura energia di amore, schiettezza e dedizione, per chi mi ha preso con sè..."

Cross

Questa è la sua storia, che ci insegna ciò che è stato e ciò che ha significato essere salvati da chi ha saputo trattare la Leishmania per ciò che è, una malattia come molte altre, curabile, gestibile, non un rischio e una fonte di paura, non un mezzo di discriminazione proprio verso chi merita ancora più attenzioni e possibilità. Questo dobbiamo loro, che non conoscono tradimento e abbandono e, anche mentre provano dolori, privazioni, sofferenze, avvertono il nostro stato d'animo, dimenticando se stessi e soffrendo ben di più per ciò che angoscia noi che loro stessi. 
Questa è l'espressione della loro anima, che si effonde dagli sguardi e rivela quella bontà, abnegazione, amorevolezza che ci doneranno ogni momento per tutta la loro vita accanto a noi. 
E in virtù di un dono così grande è nostro dovere imparare a conoscere questa malattia e non viverla come un limite, ma come una grande opportunità di salvezza proprio verso chi ha sofferto di più e attende da sempre il nostro aiuto.

Stefano Grilli
Leishmania Center

(Gianna, grazie per questa splendida foto)